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PONESIMAUROCAMBIOT
TIFRANCOFRENGUELLIDAN
IELELANTIMICHELAMINCIAREL
LIENRICOPOMPEIGIACOMOMOREL
LIPAOLOCECCARELLIMARIANNAMON
TANINI
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Oh, Alunni Pini Michele ha fatto 'na preparazione specifica da urlo, gruppi da 17' come l'avemmarie del rosario, circuiti in salita, ma soprattutto ripetute a scapicollo in discesa, 200, 300, 400, 5000, 6000, balzi, corsa saltata, passi del leopardo su pel boschetto, insomma un po' di tutto. E docce stanziali, nello spogliatoio del percorso verde, della durata minima di 20', fino a mezz'ora, che noi che arrivamo alle 2 ce tocca de fa' la doccia geleta.
Beh se il blog deve essere usato sbizzarrendoci con delle parole "vomitate"(leggete sulla striscina azzurra sù in cima), allora voglio annunciare a tutti voi che oggi entro nei quaranta anni di vita e che me sento "nu straccettu!".




UN'IMMAGINE DI REPERTORIO CHE RITRAE IL GRANDE FALOMONE ALLE PRESE CON LE STRADE STERRATE DEL SINAI
E' questo il parco dove mi alleno in questi giorni, si chiama Back Bay Fens, l'ha progettato Frederick Law Olmsted, lo stesso architetto che ha progettato il central park di New York; per fare un giro completo di vogliono sui 12 minuti, ci sono le anatre che gironzolano, il primo giorno mi era presa anche mezza paura.

Per non far torto a nessuno guardate che grinta all'arrivo di New York i due avisini Lanti e la splendida Bernardetta Perugini alla sua prima Maratona (3 e 35!!!). Ieri al PercorsoVerde il Presidente Pompei era commosso dalla prestazione della Bernardetta. (e dire che il Pompei non si accontenta di tutti tutti i risultati eh!).
Certo, l'eleganza non è il suo forte, ma la mitica canotta blubucherellata dell'Avis è inconfondibile nel cielo della Grande Mela!


Anche Mirmina , come il S.W.M. apprezza molto il freddo, non ha messo nemmeno la felpa de' l'invernalissima de qualche anno fa' , ha messo il sopra della tuta direttamente, perchè in gara bisogna vestirsi poco, anche se non si capisce come mai non ha messo la calzamaglia lunga e i guanti..
Malato. Una mano sulla tastiera e l’altra a giocare con Stella, il mio cane. Le tiro la palla ma lei è più interessata alla manica del pile pesante che indosso ormai da giorni. Sì lo so che non interessa a tutti, ma dopo 17 settimane di allenamento per Venezia mi ritrovo a fare i conti con la “glaciazione” e con i sintomi di raffreddore, mal di gola, tosse e acciacchi vari. Ieri ho indossato la muta da sub della Nike e sono andato a correre alle 12 (“con il caldo!” faccio alla moglie…). Il pensiero era a domenica e a quella che mi sembra sempre di più “un enorme muraglia cinese” (da percorrere di corsa!). Boh? Non importa, mi dico, si fa quello che si può, speriamo che ci si diverta insieme al mitico L’Arbi Bonini fra calli e ponticelli…..
Da parte mia, corro per pensare sempre più a chi, un anno fa’ in questi giorni, mi ha lasciato un buco nell’anima e un dolore che non passa come un raffreddore. Ciao ma’…!

