Bah, niente male, comunque

In tutta fretta slacciò le scarpe e le gettò dalla finestra. Si sentì un urlo, seguito da un'imprecazione, giù dalla strada.
Steso in terra, sul pavimento freddo, davanti ai suoi piedi martoriati, solo parzialmente nascosti da calze ormai sfilacciate e piene di buchi,si mise a ridere, in maniera scomposta, irriverente, pazzesca. Una pioggia di lacrime gli solcava le guance, i suoi singhiozzi volavano alto a scuotere le pareti di cartongesso del suo disordinato loft.
45 chilometri non erano uno scherzo, neanche per lui, era stremato per lo sforzo, e ora si ritrovava scosso da tremiti di freddo e singulti irrefrenabili. Ma correre era la sua vita.
Anche per questo decise di festeggiare, proprio lì, in quel momento e in quella posizione.
Stappò con cura una bottiglia di blanc de blancs e ne versò delicatamente il contenuto in due coppe di cristallo e ne bevvero con amore, lui e i suoi piedi, che, ubriachi per la gioia e la disabitudine, si misero a ballare, in maniera frenetica, su e giù per il loft, neanche fossero Fred Astaire e Ginger Rogers.
Laggiù, per la strada, qualcuno continuava ad imprecare.