stagione fredda, stagione di caldi ricordi

E' quello che ti aspetti. Il freddo pungente, l'odore dell'umido stagnante, a volte il vento.
Una stagione di passaggio dall'autunno all'inverno, una strada imbottita di bruma gentile, un sentiero impervio e roccioso. E la notte a fare da contorno.
Alla fine della strada um uomo aspetta seduto alla base di un vecchio tronco cariato.
Quell'uomo ha il volto di un ragazzo. E un nome, impresso nel sorriso: Massimo.
Passiamo. La nostra corsa rallenta, il tempo di scambiare un saluto, veloce ma bollente, Massimo alza una mano, noi facciamo altrettanto e ricambiamo il sorriso.
Quando ci giriamo, lui è ancora là, avvolto nella nebbia, riposa sereno, ripasseremo ancora qua...
Riposa, Massimo, i tuoi muscoli gonfi scalpitano, non è il momento di andare.


4 commenti:
senza parole...
Fantastic4ever
... la Torcia è ancora accesa ... f
Fantastic4ever
bravo Leo ...
Da qualche tempo sostengo che la fatica della corsa fa aumentare la sensibilità delle persone.
Grazie per questa pagina commovente ma piena di speranza e di fiducia. Conosco Massimo attraverso i racconti e le emozioni di Pierluigi, lo sò che non è la stessa cosa... ma w comunque i Fantastic4ever.
Un abbraccio
Carla
Queste parole..colorano la vita....l'animo...e rendono Massimo più presente che mai.
Grazie Leo
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