venerdì 23 novembre 2007

stagione fredda, stagione di caldi ricordi



E' quello che ti aspetti. Il freddo pungente, l'odore dell'umido stagnante, a volte il vento.
Una stagione di passaggio dall'autunno all'inverno, una strada imbottita di bruma gentile, un sentiero impervio e roccioso. E la notte a fare da contorno.
Alla fine della strada um uomo aspetta seduto alla base di un vecchio tronco cariato.
Quell'uomo ha il volto di un ragazzo. E un nome, impresso nel sorriso: Massimo.
Passiamo. La nostra corsa rallenta, il tempo di scambiare un saluto, veloce ma bollente, Massimo alza una mano, noi facciamo altrettanto e ricambiamo il sorriso.
Quando ci giriamo, lui è ancora là, avvolto nella nebbia, riposa sereno, ripasseremo ancora qua...
Riposa, Massimo, i tuoi muscoli gonfi scalpitano, non è il momento di andare.

4 commenti:

the rock ha detto...

senza parole...

Fantastic4ever

Anonimo ha detto...

... la Torcia è ancora accesa ... f
Fantastic4ever

bravo Leo ...

Anonimo ha detto...

Da qualche tempo sostengo che la fatica della corsa fa aumentare la sensibilità delle persone.
Grazie per questa pagina commovente ma piena di speranza e di fiducia. Conosco Massimo attraverso i racconti e le emozioni di Pierluigi, lo sò che non è la stessa cosa... ma w comunque i Fantastic4ever.

Un abbraccio

Carla

Byzyo ha detto...

Queste parole..colorano la vita....l'animo...e rendono Massimo più presente che mai.
Grazie Leo