08/08/08
data particolare come particolare è stata la mattinata mia, del leo e di david
Stamani, alle 7,45, mi reco al Policlinico di Monteluce, per dar seguito all'invito che il Leo aveva fatto di andare a donare il sangue.
Siamo io, il Leo e David: per tutti e 3 è la prima volta, ma da subito si vede che il più sicuro e tranquillo è l's.w.m., mentre sia io che David siamo un po' timorosi...non sappiamo nemmeno noi bene perché, ma siamo un po' pallidi in volto.
Entriamo nella sala accettazione e noto con piacere che c'è tanta gente...tra me e me penso:"quanti benefattori", poi il Leo mi fa giustamente pensare che purtroppo, tra quei donatori ci sono anche parenti disperati, che cercano con la loro donazione di aiutare un congiunto in difficoltà.
Nella mia mente prevalgono così pensieri tristi....d'altro canto sono in un ospedale, luogo di malattia e sofferenza...mi fa bene ricordare, che della vita fanno normalmente parte le malattie e la morte...troppo spesso me ne dimentico, dando per scontato che io debba star sempre bene; non è così, sono fortunata: devo quindi apprezzare ancor più questo mio attuale stato di grazia e dare il giusto valore a quelli che sono i “problemi” quotidiani, per i quali evidentemente spendo troppe energie con lamenti e pensieri.
Siamo noi 3 a fare la fila...compiliamo il questionario e ci mettiamo in attesa per il primo prelievo, quello con cui analizzano il sangue per verificare l'idoneità alla donazione.
Parte il Leo: analisi ok, colloquio con il dottore ok...pronto per la donazione.
A ruota vado io: le analisi evidenziano valori sotto soglia dell'emoglobina e dell'ematocrito, perciò sono costretta a fermarmi...la dottoressa mi dice che per legge non possono prelevarmi il sangue...sono molto dispiaciuta, non me l'aspettavo, ma un'infermiera mi tranquillizza e mi dice di riprovare tra un paio di settimane, perché verosimilmente i valori sono bassi a causa della fase del ciclo in cui mi trovo.
E' il turno di David: analisi ok, pressione sanguigna un po' bassa però...è preferibile rimandare.
E così, un po' sconsolati, io e David attendiamo che il Leo termini la sua donazione...
Eccolo, arriva...
Un'infermiera con modi piuttosto gentili lo invita ad accomodarsi per il ristoro, offerto a tutti i donatori..."prego, si accomodi...dolce o salato?" gli dice...e il Leo :"Tutti e due, grazie".
Cominciamo male....il Leo fa subito capire che ha una gran fame, ma l'infermiera cerca da subito di ristabilire gli equilibri :”beh, sarebbe meglio non mangiare troppo....in questi casi, dopo la donazione di sangue, la cosa più importante non è mangiare, ma bere” e gli porge una bottiglia d'acqua, ma il salassato, chiede invece che gli venga aperto un succo di frutta.
Riceve un panino al prosciutto cotto...lo addenta, ma poi dice che non riesce ad iniziare subito con il salato...e così mette da parte il panino con gli evidenti segni dell'azzannata e passa al dolce...io e David lo vediamo masticare...masticare...masticare: ora i biscotti da soli, ora i biscotti con la nutella, ora i merendini....ora beve un po' d'acqua, perché l'infermiera gli passa più volte accanto e gli ricorda che l'importante è bere, non mangiare...ma il Leo ha evidentemente fame.....
Dopo 15 minuti è ancora lì che mastica....
Dietro di lui noto una figura familiare...dico tra me e me che l'ho già vista da qualche parte.."ma certo, è lui: Leone di Lernia" un altro intento a rifocillarsi dopo il prelievo di circa mezzo litro di sangue....
Io documento tutto con foto...
L'inviata, la Baby