martedì 25 novembre 2008

La Maratona di Milano raccontata da L'Arbi


Eccomi a provare a raccontare quanto successo in quel di milano.. certo la mia penna non è ne quella si s.w.m. né quella del nostro popof.. ma tento lo stesso
da dove si parte dal triste expo organizzato dalla rosea in cui la tristezza regnava e non vi era traccia del pasta party (credo che popof avrebbe denunciato tutti)..la mattina a fronte della temperatura molto molto rigida i nostri eroi in primis io sfidavamo la sorte preparandoci a sfidare la distanza con la sola canotta (cosa che ho terribilment epagato in corso di percorso). la partenza a ridosso del pace maker delle 3h 15 min è stata molto confortante e al 25 o pure tentato di staccarlo visto che stavo per inciampare sui miei sforunati compagni di corse..(con cui siamo riusciti anche a aprlare delle mie future nozze e di quello che facevano i loro figli nella vita..), ma aimè al 29 me li sono visti rientrare e da li la sofferenza mi ha colto non ho mai mollato ma è stata veramente dura sono rimasto solo e incredibilmente affamato (il freddo ha eroso tutte le mie energie) e giuro avrei mangiato un cinghiale. al 40 km ho rischiato il crollo ma la vista del castello sforzesco e l'approssimarsi del mio personale (abbattuto di 4 minuti) è riuscito a spingermi fino alla fine in un crescendo non proprio rossiano.. a braccia alzate ho tagliato il traguardo do ve mi sono managiato 4 ricche banane...spero di avere reso almeno un po' di quella che è stata la vicenda umana della mia MIALNO CITY MARATHON.

Nota s.w.m...Scusate, ma ho ritenuto opportuno togliere dai "limitati" confini dei commenti le parole del nostro L'Arbi, per assegnare loro la giusta dignità di POST

lunedì 24 novembre 2008

in extremis

Non so se sono ancora in tempo...
Ma penso di sì...
E poi, alla fine, io me la preparo e ma la mangio...
Ma una volta tanto me tocca de recita' qualche mea culpa, soprattutto quando me scordo de decantare le gesta dei nostri compaesani maratoneti, che sfidano i rigori dell'inverno anticipato, i dolori de panza e de gambe, i carbogel che si appiccicano alle labbra, il sudore che diventa brina, i capelli impomatati per la foto de rito, le cannottiere che bucano i capezzoli, che tutto questo fanno per piombare come ossessi sfiniti sul traguardo dei 42,195 k....
Ecco, Crtsiano Sportoletti, detto Silvan, Mauro Bonini, detto L'Arbi, Viviano Cavalaglio, Carlo Bottaccioli sono tra quelli che domenica se sono inventati, da avisini quali sono, novelli Filippide per guadagnare, nel pieno della Milano City Marathon, i tempi, riospettivamente, di 03:03:56, 03:17:06, 03:31:44, 03:31:44 (sono evidentemente partiti ed arrivati insieme) per arrivare al fine dell'impresa....(se mi sono dimenticato qualcuno segnalatemelo, plese!)
Veramente very complimets, come se dice, e viva il blog che è riuscito a ricordarselo---

giovedì 13 novembre 2008

un uomo da ringraziare---

Conoscete il bel tomo raffigurato sopra? si chiama Gianni Morandi, è un cantante e un maratoneta, è simpatico, accattivante ed ha i capelli tinti, giuro... (io no...) e sta per tenere un concerto nella nostra città (dice che i biglietti son giti a ruba...), infatti ha piantato 'na specie de circo proprio al percorso verde.
beh, insomma ieri, mentre passavamo nei pressi della sbarra, a momenti ce infrociavamo (soprattutto la Marri che corre sempre a testa bassa) contro il suo SUV grigio metallizzato, dal quale il nostro eterno cantante bolognese dai mirabolanti fasti podistici si sbracciava per salutarci... oh nessuno l'ha riconosciuto sul momento, io sì, che c'ho l'occhio lungo e la curiosità atavica...
Ecco, già me so dilungato troppo... comunque, lo riconosco e, nonostante la depressione strisciante per aver perduto le preziosissime e costosissime fiammanti calzature, sono stato iniettato da un sibilo di energia positiva e ho giudato il resto del team all'assalto di Morandi, il quale, molto cortesemente ed assai velocemente gettava nel fosso il motorola col quale telefonava e ci baciava, abbracciava, accarezzava... promettendo di allenarsi insieme a noi per l'indomani...
Galvanizzati dall'esperienza vissuta, l'allenamento di potenziamento è stato uno scherzo portato avanti con baldanza...unica nota stonata... la Giulia, dopo mezz'ora di salite esordiva così: "...scusate, ma mi chiedevo, ma che ci faceva Gianni Morandi al Circo?????".... SIC!

la sera, invece la stupenda notizia...dopo voci che rimbalzavano impazzite su probabili avvistamenti delle mie perdute calzature la notizia concreta: IL RITROVAMENTO
Il Responsabile da ringraziare? Silvano Tosti, detto Lo Zio.... l'ho baciato in fronte... GRAZIE!
Lo Zio

lunedì 3 novembre 2008

quando per finire una gara significa mettercela tutta

quando per finire una gara significa mettercela tutta, è proprio questo che intendo...
significa che fino ad un momento prima sei lì che raccogli le ultime forze, col cucchiaino...attento a non versarne le briciole...che potrebbero servirti... e un momento dopo scopri che un secchio di contenuto energetico miracoloso ti si versa addosso, trasformandoti repentinamente in una macchina muscolare esplosiva...
significa che ti ritrovi nel bel mezzo del finale di una gara fino a quel momento pervenuta come liscia e piatta, in un momento di fatica estrema nel quale ti inerpichi per trovare le parole giuste per maledire come si deve i mostri che ti girano intorno come avvoltoi in attesa della loro carcassa senza vita, vomitando aria e succhi gastrici... e nel volgere di un attimo senza fine, quando la vista ti si riempe di fastidiose, corporee e similari presenze, e l'istinto ti obbliga a scacciarle di torno, come fossero insetti fastidiosi...via!!! scacci le immagini, fai girare d'impeto le gambe....rovini senza ritegno rotolando verso il traguardo ti accasci e sorridi...con la bocca di traverso...maligna urli al sole che ce l'hai fatta a scacciare l'ennesimo incubo...