lunedì 24 novembre 2008

in extremis

Non so se sono ancora in tempo...
Ma penso di sì...
E poi, alla fine, io me la preparo e ma la mangio...
Ma una volta tanto me tocca de recita' qualche mea culpa, soprattutto quando me scordo de decantare le gesta dei nostri compaesani maratoneti, che sfidano i rigori dell'inverno anticipato, i dolori de panza e de gambe, i carbogel che si appiccicano alle labbra, il sudore che diventa brina, i capelli impomatati per la foto de rito, le cannottiere che bucano i capezzoli, che tutto questo fanno per piombare come ossessi sfiniti sul traguardo dei 42,195 k....
Ecco, Crtsiano Sportoletti, detto Silvan, Mauro Bonini, detto L'Arbi, Viviano Cavalaglio, Carlo Bottaccioli sono tra quelli che domenica se sono inventati, da avisini quali sono, novelli Filippide per guadagnare, nel pieno della Milano City Marathon, i tempi, riospettivamente, di 03:03:56, 03:17:06, 03:31:44, 03:31:44 (sono evidentemente partiti ed arrivati insieme) per arrivare al fine dell'impresa....(se mi sono dimenticato qualcuno segnalatemelo, plese!)
Veramente very complimets, come se dice, e viva il blog che è riuscito a ricordarselo---

4 commenti:

  1. non vi sprecate troppo nei complimenti ragazzi...

    RispondiElimina
  2. racconta qualcosa tu, della tua maratona...ho visto che sei stato un metronomo...

    RispondiElimina
  3. nel pomeriggio prima la banca non mi lascia fare comemnti a ruota libera...

    RispondiElimina
  4. eccomi a provare a raccontare quanto successo in quel di milano.. certo la mia penna non è ne quella si s.w.m. ne quella del nostro popof.. ma tento lo stesso
    da dove si parte dal triste expo organizzato dalla rosea in cui la tristezza regnava e non vi era traccia del pasta party (credo che popof avrebbe denunciato tutti)..la mattina a fronte della temperatura molto molto rigida i nostri eroi in primis io sfidavamo la sorte preparandoci a sfidare la distanza con la sola canotta (cosa che ho terribilment epagato in corso di percorso). la partenza a ridosso del pace maker delle 3h 15 min è stata molto confortante e al 25 o pure tentato di staccarlo visto che stavo per inciampare sui miei sforunati compagni di corse..(con cui siamo riusciti anche a aprlare delle mie future nozze e di quello che facevano i loro figli nella vita..), ma aimè al 29 me li sono visti rientrare e da li la sofferenza mi ha colto non ho mai mollato ma è stata veramente dura sono rimasto solo e incredibilmente affamato (il freddo ha eroso tutte le mie energie) e giuro avrei mangiato un cinghiale. al 40 km ho rischiato il crollo ma la vista del castello sforzesco e l'approssimarsi del mio personale (abbattuto di 4 minuti) è riuscito a spingermi fino alla fine in un crescendo non proprio rossiano.. a braccia alzate ho tagliato il traguardo do ve mi sono managiato 4 ricche banane...spero di avere reso almeno un po' di quella che è stata la vicenda umana della mia MIALNO CITY MARATHON.

    RispondiElimina