quando per finire una gara significa mettercela tutta
quando per finire una gara significa mettercela tutta, è proprio questo che intendo...
significa che fino ad un momento prima sei lì che raccogli le ultime forze, col cucchiaino...attento a non versarne le briciole...che potrebbero servirti... e un momento dopo scopri che un secchio di contenuto energetico miracoloso ti si versa addosso, trasformandoti repentinamente in una macchina muscolare esplosiva...
significa che ti ritrovi nel bel mezzo del finale di una gara fino a quel momento pervenuta come liscia e piatta, in un momento di fatica estrema nel quale ti inerpichi per trovare le parole giuste per maledire come si deve i mostri che ti girano intorno come avvoltoi in attesa della loro carcassa senza vita, vomitando aria e succhi gastrici... e nel volgere di un attimo senza fine, quando la vista ti si riempe di fastidiose, corporee e similari presenze, e l'istinto ti obbliga a scacciarle di torno, come fossero insetti fastidiosi...via!!! scacci le immagini, fai girare d'impeto le gambe....rovini senza ritegno rotolando verso il traguardo ti accasci e sorridi...con la bocca di traverso...maligna urli al sole che ce l'hai fatta a scacciare l'ennesimo incubo...


6 commenti:
Domenica ho fatto l'opposto ho tirato i remi in barca e ho fatto gli ultimi 50 mt al passo, guarda forse a volte ci vuole anche questo di lasciar passare gli altri, lasciar correre.....
ho notato questo tuo atteggiamento di primo acchito un po' strampalato, che mi ha molto colpito, ma positivamente, non foss'altro per la mia assoluta empatia e simpatia per i comportamenti non convenzionali ed originali...il "popolino" assiepato all'arrivo non ha molto gradito, non capendo una mazza di quello che poteva passarti in testa in quel momento, lasciandosi andare ad incitamenti assolutamente fuori luogo...
e invece...e invece è bello lasciar correre gli altri a volte...sono perfettamente allineato con le tue parole...ti stimo...
lasciar corre gli altri, che vadano!!! o gareggiare da soli, come io ho fatto ieri sulla panoramica...mi sono regalato una gara (vera!) in solitaria...ho goduto, sul serio...
"il "popolino" assiepato all'arrivo non ha molto gradito, non capendo una mazza di quello che poteva passarti in testa in quel momento, lasciandosi andare ad incitamenti assolutamente fuori luogo..."
s.w.m non comprendo questa tua durezza nei commenti, sei sempre molto tagliente...sembra quasi che gli altri siano o con te o contro di te....magari potresti essere un po' più comprensivo....magari gli incitamenti degli altri volevano essere un modo, forse sbagliato, di farsi sentire vicino al podista che appariva in difficoltà....
perdona se ho scritto, probabilmente mi risponderai in maniera dura come già altre volte hai fatto, ma questo è un blog, è una discussione aperta a tutti.
Ma, guarda, il mio, seppur tagliente come lo definisci, lacerante punto di vista, fa parte del mio modo di interpetare la realtà, i fatti, le cose, le persone che abitano questo astruso, soprendente, a volte noios(issim)o mondo. E' vero che le mie parole sono (quasi) sempre condite, farcite e pregne di giudizi estremi, definitivi ed inappellabili, ma chi mi conosce sa bene quanto dietro i miei occhi giudicanti non esista cattiveria o mala fede, semmai, questo sì, costituiscano punto di vista privilegiato, trasversale e discendente, assia critico, in definitiva, di tutti i comportamenti che per parte mia risultino palesemente omologati, "uguali", seriali...identici a se stessi---da "popolino"...
questo sono...io... senza appello...e forse è vero...contro di me o con me, ma con una sfumatura sostanziale...senza rancore, non ho problemi ad essere compreso...anzi, ti dirò, spesso preferisco proprio apparire incomprensibile...a costo di sembrare "snob"...nella accezione migliore del termine, ovviamente...
per quanto riguarda l'episodio specifico, che ha come protagonista il "nostro" David, io che l'ho visto assumersi la decisione di arrivare al passo verso il traguardo, ho assolutamente (e lo faccio ancora oggi) giudicato male chi si soffermava sull'importanza (assolutamente parziale!!!, cioè di parte ed omologata), inutile per lui, e quindi assolutamente da comprendere(!!!), di continuare a correre, quando invece non era quello che lui in quel momento voleva...tutto qua...
...c'è chi sa andare "oltre",chi sfalda e manda all'aria tutte le linee dei traguardi,i confini culturali di cui normalmente siamo imbevuti e cerca un contatto empatico, scaturito da un' acuta interpretazione emotiva di segni,smorfie,rughe,inclinazioni rotulee e baricentriche; e comprende,percepisce. Per un attimo si (con)fonde con l'altro.
Nella mischia credo sia molto difficile, se non altro perchè l'euforico pubblico oblia se stesso in un tormentato applauso e incitamento dovuto , a chiunque; mentre per l'osservatore attento,nessuno è chiunque è...lui,con-lui...
siccome io ero tra quelli che hanno incitato david al suo avvicinarsi al traguardo mi sono sentita chiamata in causa dalle tue affermazioni molto poco carine...tutto qua
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