giovedì 25 settembre 2008

Vi ricordate la sfida irragionevole che avevamo lanciato da queste pagine lo scorso agosto, partorita dalla fervida ed istintiva mente della nuova atleta di punta dell'Avis Perugia? Va beh, anche se non la ricordate non fa niente, tanto non cambia la sostanza delle cose... la quale è questa:
é indetta
Venerdì 10 ottobre - presso lo stadio Santa Giuliana di Perugia

alle ore 17:30 (dopo il riscaldamento di rito)
una Gara sui 100 metri piani (senza scarpe chiodate)
della serie 5x100 metri femminile e maschile
La Gara è Aperta a tutti gli tesserati (donne e uomini, nonchè fenotipi) delle società podistiche del Pianeta
(e allargata a tutto il Sistema Solare)


Guest star, nonchè supremo giudice della gara, Miss G., reduce, stanca e scarica, (per questo si asterrà dal partecipare) dai campionati italiani di Triathlon.
REGOLAMENTO DELLA GARA:
1. VINCE CHI HA OTTENUTO LA MIGLIOR MEDIA SULLE 5 PROVE
2. COSTO ISCRIZIONE: 5 EURI (che saranno devoluti in beneficienza)
3. CENA POST GARA (che ognuno/a pagherà dalle sue tasche)
4. LA GARA NON E' IN ALCUN MODO COPERTA DA ASSICURAZIONI X INFORTUNI O INCIDENTI (tipo se andate addosso alla motozappa accesa che dissoda la piscina del salto in lungo)
5. TEMPO ATMOSFERICO: SE PIOVE O NON PIOVE X NOI NON FARA' DIFFERENZA ALCUNA
6. PRE-ISCRIZIONI: PRESSO LA PAGINA DEI COMMENTI DI QUESTO POST O VIA MAIL ALL'INDIRIZZO ATLAVISPG@YAHOO.IT

mercoledì 17 settembre 2008

correre un mille forte, ma forte

correre un 1000 molto forte, ma molto forte, proprio velocemente, come (vestissi per una volta i panni di...) un keniano (anche se sul viale del tramonto e per giunta in una maratona) è sempre stato per me immaginare di oltrepassare un limite inarrivabile, qualcosa di inesistente nei fatti, l'accadimento di un prodigio inverificabile...
Oh, mi ci sono allenato, ecco non proprio per fare questo (o solo questo), in un settennato di corsa, asfalto, sudore, polase, e scarpe brugiate, ma niente, 228 secondi (poco meno, poco più), al massimo, messi tra me, la riga dello 0 e quella dei 1000 metri..
Nel frattempo, negli ultimi 6, 7, boh che ne so io, mesi, messa da parte completamente ogni velleità agonistica, seppellite sotto etti di polvere da appartamento i miei quadernini riempiti da cifre, km e percorsi, bruciate sulla pira della tranquillità ogni fotocopia ed originale di tabella (21 km, maratona, 5 km, ecc.) di allenamento, ecco allora spuntare, dal nulla, la possibilità... un invidiabile stato di forma, una impeccabile ed estetica biomeccanica di corsa (chiedete cosa significhi a chi ha proferito queste parole), un atteggiamento del tutto scanzonato in allenamento (le cui complici conoscete già... sopratutto una..che tengo fortemente a ringraziare perchè è l'unica teorica dell'allenamento istintuale..) e folli lavori compiuti sotto le alberature variegate del p.v. (anche di questo conosco una sola responsabile..), sono i principali fattori che proprio ieri, al termine di una irrazionale e completamente fuori di testa sequela di ripetute e variazioni di ogni genere e tipo, mi ritrovo, solo col mio sudore e col cuore in gola, a fermare il cronometro sul tempo di 3'23'', strano vero? Oh e poi ero già bello che stanco...
E allora, direte voi, qual è la conclusione di questo turbolento e superbo ragionamento? Beh, che alla fine non è che abbia trovato, oggi dopo ieri, una gran differenza nella mia vita di corsa, e in quella in genere, dall'aver corso un 1000 oltre i miei limiti... io so' sempre io, ma per giunta ora dovrò spostare il limite più avanti, tutto qua... bella soddisfazione e nuova fatica... ma sì in fondo bella, proprio perchè finalmente avrò a che fare con altri limiti...era ora perdio---

mercoledì 10 settembre 2008

quando l'allenamento diventa una gara, causa M.

partenza, riscaldamento, lamentazioni, sudore, il caldo è ancora agghiacciante, sai...dice, 4 giorni di inattività si fanno sentire: dolori articolari, tendini urlanti, primi 2 km ad una media allucinante, in negativo...
descriviamo una tangente sul percorso...usciamo, questo posto mi annoia, cerchiamo l'originalità di nuove vie, ecco la strada, il traffico, lo smog, respiriamo...e affoghiamo..
la salita, sì, lasciamoci travolgere dalla strada che sale di vertigine, il fiato si fa cortissimo, la corsa cede al passo e poi il contrario, senza soluzione, ma l'andatura è sostenuta, la vetta si concretizza e il passo prende consistenza e si attesta svelto, molto svelto...si getta in avanti
la discesa ci favorisce, ma non parla, lo sguardo è proteso in avanti, le auto vanno schivate, i marciapiedi assolutamente cercati, zig/zag/zig, ed io fatico a seguirne la scia, un bar, un bicchiere colmo di acqua stantia...
i chilometri vengono divorati, spezzati, trangugiati e triturati, le persone travolte, l'allenamento è diventato una gara, rallentiamo, no, non è proprio cosa...ci fermiamo... ora, da qui a laggiù alla massima velocità, sì ma riprendi fiato, fai tu l'andatura, stretchi, cerchi l'ombra che non c'è...
riparti, fortissimo, no l'andatura la faccio io, se permetti, come no? accomodati, la gara è in te e la velocità ti possiede...
finché il passo defaticante ritorna padrone e l'acqua scorre per ristorarti, fine della gara...prima!

venerdì 5 settembre 2008

un guado bagnato

Nel guado c'abbiamo messo tutti i piedi, chi 2 chi 3 volte, a seconda dei cromosomi, ma tutti abbiamo recato con noi, nel ritorno stellato verso casa, non solo l'appicchichìo dell'acqua fetida del fiumiciattolo che scorre, tra alberi ombrosi e dritti nei pressi di Capanne, ma anche i segni di una fatica soddisfatta per la gara lasciata alle spalle.
Un percorso nerboruto, acciottolato, bucato, erboso e soleggiato ci ha mostrato la strada del traguardo, respiri affannati e gocciolanti di sudore hanno disegnato tracce umide di corsa, scarpe choc-choc-ccanti hanno fatto rimbalzare estremità mefitiche all'interno di calzini zuppi di acqua verde, e la pista ci ha donato il riposo dallo sforzo, un bacio di tartan lieve e maestoso... mentre la luna iniziava a disegnare le sue tracce di luce nel cielo.

Il rilievo di cronaca si erge davanti alle prestazioni degli atleti Bloggheschi/Avisini e, di quelli e quelle che reco memoria, menziono solenne: Giulia - certa, Monica - progressiva, David- umile, Mauro - bagnato, S.w.m. - guaglione/e/spettaculo... e se dimentico qualcuno aspetto lumi, ma soprattutto vi invito a mostrarci il vostro racconto...