sano e salvo, fose per miracolo, scampato alle fiamme e al fumo scaturito dal fuoco peschiciano, mi rimetto alla vita quotidiana e vi saluto dall'alto della mia immortalità, lanciando strali ed anatemi a tutti i quali (cioè all'intero mondo globbesco) hanno sparlato di me in questo breve periodo di vacanza..
Monteluco!
E' lì che Domenica il SWM prenderà in mano lo scettro del comando, da troppo tempo lasciato giacere, e s'inerpicherà fiero e maestoso come l'alce capobranco su per le più impervie vette, tracciando il percorso da seguire, ai devoti proseliti...
Popof, Silvan, Cugino It, David(e), Bonini, ne seguiranno sicuri la ferma scia, come cuccioli d'Aquila bramosi di spiccare il volo...
io ne vedrò, con sguardo maliconico, le possenti figure, assottigliarsi sempre più all'aumentare della distanza, affaticato, (e sfiatato) ma seguendone fiducioso la rotta, come il marinaio, aggrappato alla fioca luce del faro, nell'agghiacciante buio della tempesta...
cosi sia...
Si, lo so: la luce solare mette allegria, energia, voglia di esagerare, e i podisti, (tranne poche note eccezioni) si sa, hanno fisici idonei per permettersi di:
- macinare km oltre misura alla Popof,
- affrontare impervie salite a torso rigidamente nudo alla SWM
- massacrarsi di ripetute sul tartan rovente tipo Silvan, i David(i) & soci...
- o semplicemente presentandosi al via di tutte le gare comandate, come il mitico Morelli...
bòni, però: co stì botti de sole, tòcca magnacce 'l pane...
...e alora:
- mettete 'n cappellino... (non importa se dei Power Rangers, dei Magazzini Scionchi o quello co le coccinelle dei Boy Scouts)... basta ch'arpara e nun ve fa nfocà la testa...
- bevete spesso... (che si ve disidratate, vedete le lucciole anche de giorno e lontano da Pian di Massiano...)
- gite pianino... (che si ve pia 'no sturbo, pole esse che quillo de l'ambulanza ha marcato 'l cartellino e sta al lago a chiappà l' pesce gatto...)
nsomma, ce semo capiti: divertiteve, ma stetece atenti... (oh, io v'ho avisati...)
Ciao Mimmo. Ti ricordi? Ci siamo conosciuti a Napoli, in occasione di un campionato italiano amatori in pista.
La finale del 1500 ci vedeva alla partenza come avversari. Al termine di una gara entusiasmante io mi sono trovato sul gradino più alto del podio, tu sul secondo, ma solo perchè hai indugiato qualche attimo sulla volata finale. Forse potevi essere tu il vincitore di quella gara.
Ma il nostro incontro è andato al di là del risultato. Ci siamo abbracciati. Tu mi hai chiesto di scambiarci la divisa. Ho accettato veramente con piacere.
Da allora, le nostre occasioni di incontro si sono infittite. Soprattutto in pista, in gare individuali e di società.
Poi, forse decidendo di appendere le scarpe al chiodo, il nostro entusiasmo per questo stupendo sport lo abbiamo riversato tutto nella crescita delle nuove leve, ma con le medesime soddisfazioni abbiamo ricevuto tanto anche come allenatori.
Solo ieri ho saputo che ci hai lasciato. In fretta. Così, veloce, come eri abituato a correre.
Vorrei, davvero, poterti dedicare ancora una mia vittoria, ma purtroppo ormai la mia preparazione non lo consente.
Ma, spesso, quando corro, indosso ancora il tuo completino, quello che mi regalasti a Napoli e d'ora in poi mi sembrerà, avendolo, di correre in tua compagnia, questa volta senza gareggiare.
Ciao Mimmo, ti ricorderò per tutta la vita, così come lo faranno tutti quelli che ti hanno conosciuto, apprezzando le tue infinite qualità.
Enrico Pompei
Presidente Atletica Avis Perugia
le frecce della valsorda ...
