Di corsa per ricordare Massimo Albertini

Si corre per competere contro avversari e contro cronometri; si corre in cerca di benessere, per perdere chili in sovrappiù; ma si corre anche e solo per generare momenti di memoria, per ricordare vecchi amici che non ci sono più, spesso scomparsi in maniera prematura ed improvvisa.
Massimo era uno di quei ragazzi per i quali, spesso, non si trovano parole o aggettivi che ne descrivano efficacemente e in maniera adeguata spirito, disponibilità e altruismo. E passione autentica per la corsa.
Per questo, ancora una volta abbiamo potuto verificare che il modo migliore per mantenerne la memoria fosse quello di chiamare a raccolta gli amanti di questa splendida/amara disciplina con l'intento di consacrare una giornata di sport autentico al ricordo di Massimo Albertini. Un ricordo costruito, anche per chi non ha avuto modo di conoscere Massimo, senza parole e senza troppa enfasi, ma unicamente facendo scorrere tanta strada sotto i propri piedi, ricostruendo col sudore del gesto atletico l'immagine del caro amico scomparso.
Nonostante c'evo la febbra e so' dovuto armane', mio malgrado, a suda' sotto le coperte, ma quel sudore si è mischiato al vostro, che correvate anche al mio posto...


1 commento:
I genitori di Massimo, che una piccola delegazione dell'Avis è andata a salutare dopo l'allenamento e la consueta visita al cimitero, ringraziano tutti per la partecipazione e per quanto è stato raccolto nell'occasione.
Popof
Posta un commento