lunedì 14 aprile 2008

A casa la pelle l'abbiamo riportata

... avendo gettata alle spalle l'ultima fatica, quella più impervia, ovvero quella di Cannara (troppo poca salita...), tornamo a casa vivi, non proprio vegeti, dopo aver acquisito l'esperienza traumatizzante ma positiva di una gara di poco più di 30 km corsa su tre volte.
abbiamo registrato l'ennesima performance di Popof, il quale, e uno stenta ogni volta a crederci, nella competizione si trasforma;
abbiamo annotato ancora una volta l'inciviltà degli automobilisti italici;
avemo acquisito e memorizzato la bellezza ed il nervosismo altimetrico di alcuni caratteristici Centri umbri;
abbiamo nebulizzato nel sudore una bella dose di cellule muscolari;
avemo consumato tacchi e sole a go go (urge appuntamento con negozio sportivo specializzato);
emo inzeppato il cesto dei panni sporchi co la robba bell'e sudata, che 'ntol bagno manco ce s'entra;
forse che forse, almeno, tutto sto curre (ma du'è da gi'?) farà bono pe' la mezza de domenica prossima, almeno speramo de senti' meno la fatiga;
avemo condiviso sforzi e soddisfazioni con un simpatico ma contenuto numero di compagni d'avventura... c'avete fatto caso? ad ogni tappa se correva sempre co' gli stessi...

insomma: tutto ok. ah, ci tengo a ringraziare sentitamente il "giornaliero" Adriano Suvieri, il quale si prende tutto il merito di avermi portato al traguardo di Cannara intero e in progressione...

1 commento:

Anonimo ha detto...

... è stata la prima volta in cui ho partecipato al Giro e devo dire che la cosa mi ha molto entusiasmato e caricato.
Quel sano agonismo che, se preso nelle giuste dosi e con il giusto spirito fa solo bene, mi ha aiutato a dare ancora una volta il massimo e sono contento di aver centrato l'obiettivo (quale? Quello di aver dato il massimo...). Mi sarei divertito anche se fossi arrivato una o due posizioni più indietro, ma cosi ... è meglio!:-) Ringrazio i miei compagni di viaggio che mi hanno accompagnato in queste tre gare e cioè il Leo, il Cricchi ed il Cerbini (new entry alla grande).
Ed adesso ... tutti a Padova ... con la seria intenzione, a questo punto, di abbattere il muro!
Oh... tocca provacce, no?!
Comunque complimenti a tutti, Avisini e non, e soprattutto agli organizzatori, Sauro ed Enrico e non so chi altro. Non mi stancherò mai di dire che li ammiro e che io, al posto loro, non lo farei. Ci vuole veramente una grande passione. Bravi.